Primo Carnera è un povero emigrato friulano in Francia quando comincia a fare il pugile. Il primo degli incontri più importanti è a New York con Ernie Schaaf, ma è un autentico dramma. L’incontro vede andare al tappeto Schaaf alla tredicesima ripresa. Carnera stesso lo aiuta a rialzarsi, ma il pugile non si riprende e morirà poco dopo.
Carnera è sconvolto e vuole abbandonare la boxe, ma i familiari e il manager lo convincono, deve battersi per il titolo mondiale che è detenuto da Jack Sharkey . L’incontro avviene il 29 giugno 1933 al Madison Square Garden,  Carnera vince e conquista il titolo. Regala per la prima volta all’Italia un titolo di campione mondiale dei pesi massimi. Perderà il titolo un anno dopo e comincerà il declino.
Carnera è un colosso alto più di due metri che pesa  120 chili e come tale capace di sprigionare una forza che nessuno dei suoi avversari ha potuto mai eguagliare; ma è anche un uomo molto buono, troppo forse, e di un'ingenuità disarmante e questa sarà la causa di tutti i suoi problemi sia sportivi sia economici. Inoltre si affida alle mani di due manager abilissimi    nel sottrargli denaro senza che lui se ne accorga.
Carnera tornerà molte volte in Italia,  ma nel ’67 sarà per l’ultima volta. Quando scende dall’aeroplano i giornalisti rimangono atterriti: è molto malato e ha dolori dappertutto, ma nonostante le difficoltà nel parlare non si risparmia e risponde a tutti. E’ affetto da diabete e cirrosi epatica sicuramente causati dai pugni ricevuti.