Trenta anni fa si è iniziato a parlare di civiltà post-industriale, con l’ipotesi di un’inversione di tendenza nello sviluppo della catena del progresso inteso solo come crescita ininterrotta. Si è cominciato così ad attribuire un valore più alto all’ecologia come nuova etica, alimentando nel contempo un modello sempre più finanziario del capitalismo