Torino, anni Cinquanta. Maddalena (Vittoria Puccini) viene trovata senza vita ai piedi di una scala in una specie di albergo; il caso viene archiviato troppo frettolosamente come un incidente: ubriaca è caduta dalle scale... Adele, si scopre di essere l’erede di Maddalena, e trova una lettera scritta alla senatrice Merlin che, tra segreti e confessioni, ripercorre la vita della donna. Vent’anni prima, rimasta orfana e senza mezzi, Maddalena era finita nelle grinfie di un avvocato che aveva abusato di lei, l’aveva messa incinta e abbandonata. Nasce una bimba. Maddalena non trova nessun mezzo per sostentarla e finisce suo malgrado in un bordello. Ormai è bollata a vita e non può fare altro che prostituirsi. Per dare un futuro alla figlia fa la dolorosa scelta di darla in adozione. E’ un punto di non ritorno: la sua vita cambia per sempre e da donna fragile che finora ha solo subito, decide di reagire e di diventare la migliore delle prostitute. E ad insegnarle tutti i segreti del “mestiere” ci penserà Duchessa, una prostituta d’esperienza che con lei lavora al Raffaello, il bordello esclusivo della città.