Avvolta di leggenda, ma profondamente radicata nella tradizione del cristianesimo e della cultura greca; luogo inaccessibile per le erte pendici dove da secoli i monaci vivono in piccoli eremi o in grandi monasteri; proibita alle donne, ma mèta da sempre di pellegrinaggi spirituali, e anche turistici negli ultimi anni, Athos, la "sacra montagna", sarà oggetto di tre puntate di Uomini e Profeti, per indagarne la storia e insieme per comprenderne il valore di sfida spirituale all'uniformità di valori proposta dall'Occidente anche cristiano. La realizzazione delle tre puntate, in cui si ascolteranno voci di monaci dell'Athos, esponenti della Chiesa greca e del mondo intellettuale greco, ma anche del cristianesimo d'Occidente, nasce dalla collaborazione con la Comunità monastica di Bose, in occasione del Convegno ecumenico svoltosi nello scorso settembre, dedicato al fondatore della vita cenobitica all'Athos, il monaco Atanasio. In questa prima puntata incontriamo Enzo Bianchi, priore della comunita di Bose, che narra il suo primo viaggio a Monte Athos nel 1966 dove trascorse 3 mesi di vita condivisa con gli altri monaci ma anche lunghi periodi di eremitaggio. Padre Niceforo ci racconta i momenti della vita quotidiana tra studio lavoro e preghiera e il giurista Kriton Chryssochoidis ricostruisce la storia del Monte Athos a partire dai primi insediamenti paleocristiani per giungere dopo un'attraversamento dei luoghi al tempo degli anacoreti e degli asceti del IX e X secolo, all'organizzazione cenobitica di oggi. Segnalazioni: Massimo Capuani, Monte Athos. Baluardo monastico del Cristianesimo orientale, Europía Iniziative Editoriali, Novara 1988 Nicola della Santa Montagna, Alle origini dell'Athos. Vita di Pietro l'Athonita, a cura di Antonio Rigo, Edizioni Qiqajon "Al suo risveglio il beato, che aveva ancora nitida la visione, rese grazie a Dio, alla sua immacolata Madre e al grande padre Nicola. Era all'incirca l'ora retza e, alzandosi un vento favorevole, salparono nella letizia. Quando erano già arrivati nei pressi dell'estremità del Monte Athos, la nave all'improvviso si arrestò, anche se il vento continuava a soffiare e a gonfiare le vele. I marinai si misero a discutere tra loro e si domandavano «Che razza di prodigio è questo e cos'è questa strana novità? In mare aperto e con il vento favorevole la nave contro ogni aspettativa non avanza!». Ai marinai che si facevano queste domande il santo con grandi gemiti chiese: «Figli miei, se rispondete a questa mia domanda, darò una soluzione ai vostri dubbi. Come si chioama questo luogo?». Essi risposero: «Onorato padre, si tratta del Monte Athos»." (da Nicola della Santa Montagna, Alle origini dell'Athos. Vita di Pietro l'Athonita, Edizioni Qiqajon)